Questo diario è in memoria di tutti quei salotti che, fino a qualche tempo fa, si aveva l'abitudine di arredare bene per poi serrare nella solitudine. Quando ricchi sofà damascati venivano tenuti coperti sotto teli di plastica, per preservare la loro integrità, mentre nel mobile bar si custodivano preziosi elisir in attesa dell'ospite mai arrivato. Mi son sempre chiesta: ma quelle stanze segrete a cosa servivano?

venerdì 27 gennaio 2012

quello che voglio nello studio

La stanza studio dovrebbe essere un mondo a parte. Vecchie carte geografiche, per evadere un po' antiche incisioni e libri ovunque. Infine un po' di design, magari anni ciquanta, pulito e sobrio, per un risultato intelletual-chic che ci piace sempre. E se vi piacesse qualche oggetto pubblicato inviate e-mail.
                                                                            



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